La sala è gremita, tutti in piedi sulle battute finali: Deux di Meneghetti sembra convincere a pieno titolo la folla che applaude sulle note di Chariot, è un successo.
La kermesse cinematografica ogni anno nei Paesi Bassi riunisce le migliori proposte dell’anno, frutto di un’attenta selezione nelle produzioni indipendenti di tutto il mondo.
Tante le pellicole in concorso anche italiane, tra questi spicca l’opera di un regista italiano, Filippo Meneghetti.
Filippo Meneghetti incanta IFFR
Una storia d’amore viscerale, che riesce a dare voce ad un tema molto complesso e in un colpo solo riesce ad affrontare due grandi tabù: le relazioni sentimentali tra persone anziane e l’amore omosessuale. Argomenti scottanti, una vera sfida per l’autore che narra la vita, le complessità e la quotidianità di due donne ultrasessantenni alle prese con la loro storia e i compromessi di una vita insieme osteggiata dalle paure del giudizio sociale.
Deux – Two of us: la storia di un grande amore
Meneghetti originario di Monselice, con un glorioso passato internazionale, riesce con delicatezza a raccontare le vicende di Nina e Madeleine, interpretate dalle magistrali Barbara Sukowa e Martine Chevallier stelle del teatro con una presenza scenica ineguagliabile. Dialoghi mai forzati che lasciano trapelare tutto dalle immagini.
La macchina da presa segue da vicino le vicende, scava a fondo con un fermo immagine e quasi riesce a far trapelare la paura delle protagoniste oltre lo schermo. Alternando sapientemente prospettive e movimenti, la pellicola offre la possibilità allo spettatore di essere sempre immerso nelle vicende. Un film complesso, a tratti drammatico, con una piega thriller come spiega lo stesso regista, che non dimentica però di strappare un sorriso al pubblico in sala. Notevoli gli elementi che richiamano un bipolarismo simbolico, posizionati nello scorrere delle immagini, senza però monopolizzare l’attenzione, pur rimandando con arguzia ad un ‘oltre‘.
Una sceneggiatura che racconta di profondi sentimenti, che ribalta i ruoli ancora e ancora lasciando con il fiato sospeso, che sorprende e stupisce e lo fa raccontando da vicino queste due donne, diverse eppure affiatate. Attraverso uno sguardo interno, che coinvolge e appassiona, la pellicola riesce ad arrivare a chi osserva. Senza pregiudizi, Meneghetti ci parla d’amore, quello vero, forte, disperato, senza barriere e senza confini, semplicemente puro.